17 maggio 2016


Giù le tariffe Arif!


L’allarme lo ha lanciato a Polignano, qualche settimana fa, la Cgil: se fino al 31 marzo scorso per un metro cubo di acqua si pagava 0,35 euro, dal primo aprile si è passati a pagare 0,58 euro ed entro fine anno è previsto l’aumento addirittura a 0,70 euro. In pratica, in meno di un anno, l’Arif raddoppia il pagamento per l’acqua per irrigare i campi in tutta la provincia di Bari (mentre nelle altre, le cifre cambiano).
Denunciammo la delibera di aumento delle tariffe sin dai tempi dell’Assessore Nardoni nel giugno 2013. All’epoca imposero questo aumento con l’obiettivo di riorganizzare e riammodernare il gli impianti irrigui. Ovviamente, sono trascorsi tre anni, e nulla è cambiato dalla gestione Vendola a quella Emiliano: le inadempienze sono rimaste inalterate.

FAX - 14.05.2016

Per chiedere la sospensione dell’aumento delle tariffe imposto dall’Agenzia Regionale per l’attività irrigue e forestali (ARIF) e per procedere ad una riduzione delle stesse, i consiglieri regionali Antonella Laricchia e Rosa Barone hanno presentato una mozione. L’aumento delle tariffe, infatti, non incide sulla tenuta di bilancio, dato che quegli introiti di certo non servono a coprire disavanzi di gestione ad oggi inesistenti, come è evidenziato nei bilanci e come già indicato, parola per parola, in precedenti sospensive agli adeguamenti tariffari. Quindi è possibile sospendere gli aumenti, se non ridurli. I nostri agricoltori sono già abbastanza vessati dalla crisi economica generale e dalla pessima gestione degli impianti stessi. All’adeguamento delle tariffe, regalo vendoliano del 2013, avrebbe dovuto coincidere un investimento in adeguamento e ammodernamento degli impianti, servizio di cui gli agricoltori non hanno beneficiato affatto.

BLU - 21.05.2016

Silenzio, intanto, da Palazzo di Città. Ci chiediamo dove sia l’Ufficio Agricoltura tanto decantato in campagna elettorale da questa Amministrazione. Ci chiediamo dove sia l’impegno del Sindaco, Assessore all’Agricoltura in pectore, il quale stranamente tace: eppure, almeno sino a poco prima del mandato a Palazzo di Città, viveva anch’egli di campagna. Dopo l’embargo russo e le massicce importazioni di olio dalla Tunisia, stentiamo a comprendere come gli agricoltori possano ancora affidarsi alla classe politica del Partito Democratico che non tutela minimamente i loro interessi.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."