18 dicembre 2013


La TIA batte TARES e TARSU, ma a Polignano non la si vuole applicare

Sono apparsi in paese i manifesti dell’Amministrazione Vitto in cui si vanta di aver fatto risparmiare 500.000 euro ai cittadini applicando la Tarsu anziché la Tares, che ha comunque comportato un aumento in bolletta.
Ma si poteva fare altro? Certo che si poteva! Sarebbe bastato applicare la tariffazione puntuale come suggeriamo noi da oramai ben 2 anni. Perché entrambe le amministrazioni, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno ignorato la nostra proposta di attuare la Strategia Rifiuti Zero?
La Legge n° 214/2011, infatti, afferma che i Comuni che hanno introdotto sistemi di tariffazione puntuale della quantità di rifiuti, possono disapplicare la Tares per applicare una tariffa-corrispettivo.
Cosa sarebbe cambiato? Avremmo pagato in funzione dei rifiuti prodotti e le attività commerciali non avrebbero subito un salasso. Perché nel nostro Paese non si è mai voluta applicare né minimamente la si prende in considerazione per il futuro? I nostri amministratori pensano che i cittadini siano ignoranti e che nessuno conosca le leggi o si informi. A rinforzare la nostra tesi, il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, che stabilisce per i Comuni che hanno in atto una raccolta differenziata degli RSU, un limite massimo di riduzione della tariffa proporzionale alla “quota di differenziato”.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."